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Olio extravergine di Oliva e Dieta chetogenica un binomio di successo per la perdita del peso. Approfondimento del Dr. Elvio Cantagallo

03/11/2021


La dieta chetogenica, di moda e molto cliccata nel web, ci offre lo spunto per parlare dell'utilizzo del nostro Olio extravergine di Oliva del FRANTOIO SECONDO  in questo approfondimento curato dal Dr. Elvio Cantagallo specialista Urologo ed esperto in Alimentazione e Diete.

La dieta chetogenica è un metodo nutrizionale basato sulla riduzione dei carboidrati così da costringere l’organismo a produrre, in totale autonomia il glucosio ed aumentare il consumo energetico dei grassi all’interno del tessuto adiposo.
È una dieta che si basa principalmente sul consumo di grassi concentrandosi in minima parte su proteine e carboidrati.

L’idea che c’è alla base della dieta è quella di raggiungere la chetosi ovvero uno stato in cui il cervello ed il corpo permettono prima la scomposizione dei carboidrati e poi l’elaborazione dei grassi per donare all’organismo l’energia. Durante questa fase il corpo trasforma il grasso in chetoni così da essere tramutati in energia. Durante la prima fase della dieta, il corpo brucerà solo il grasso consumato ma quando inizierà ad adattarsi sempre più a questo nuovo regime, inizierà ad eliminare anche quello immagazzinato.

Questa tipologia di dieta, però, è da utilizzare per brevi periodi, magari a più riprese, a scopo dimagrante.

Bisogna tenere conto infatti che questo tipo di dieta non è bilanciata, essa espone, infatti, a carenze di vario tipo ( es.  vitamine – sali ecc.) e dato che la fonte principale di energia in questo caso è affidata ad un aumento della quantità di proteine e soprattutto di grassi, diminuendo drasticamente l'apporto di glucidi, si andrà verso una chetosi con un abbassamento del Ph ematico e quindi, se non interrotta, a lungo andare verso una forte acidosi assai pericolosa.

Prendendo in considerazione i grassi, che dovrebbero rappresentare la fonte energetica maggiore, di che natura devono essere per non peggiorare la situazione, visto che il pericolo è già nell'acidosi?

Certamente non dovranno essere grassi di origine animale, ma semmai vegetale (e non margarine!), ma piuttosto l'utilizzo di olio EVO e, se possibile, ottenuto da oliva taggiasca DOP, visto che il suo tasso di acidità non supera lo 0.5%, come l'olio EVO del FRANTOIO SECONDO.

Questa qualità di olio in virtù delle sue ben note qualità orgalettiche può, più di ogni altro olio evo, facilmente sopperire alle suddette carenze ed apportare energia tramite la gluconeogenesi (ed incrementando il metabolismo) senza arrecare danno alcuno.

Da sempre apprezzato nel nostro territorio per la sua piacevolezza al palato e conosciuto per l'energia apportata con il suo consumo era stato chiamato dagli antichi la ''carne dei poveri''.

L'Olio EVO ha da sempre rappresentato l'ingrediente base dei piatti tradizionali del nostro territorio in particolare sia per piatti salati (sardenaia – torta verde di zucchine trombette – stoccafisso in umido con patate ed olive o alla badalucchese – coniglio in umido – fritti vari, ecc.)  che per i dolci (torte – biscotti – frittelle di mele - le ben note ''bugie'' di carnevale ecc.). usato al posto del burro pressochè sconosciuto in questo territorio.


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L'Olio extravergine a tavola è davvero un importante fulcro alimentare e di grande aiuto quindi anche per coloro che, nell'affrontare un periodo di dieta chetogenica, vogliono allontanare i rischi correlati grazie alle proprietà biochimiche ed anche organolettiche dell'Olio extravergine di Oliva.
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